Soriano nel Cimino è un comune italiano di 8 473 abitanti[3], della provincia di Viterbo, nel Lazio. Dista 15 chilometri da Viterbo ed è il comune più grande del comprensorio dei Monti Cimini, oltre a essere uno dei più popolosi della provincia di Viterbo.

Una delle più importanti ricorrenze cade il 5 giugno dove si ricorda il bombardamento alleato di Soriano, avvenuto nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, che colpì il centro storico del paese radendo al suolo i rioni Concia, Piazza Nuova e Santa Rosa, danneggiando gravemente la Chiesa Collegiata e causando 188 morti.

Il monte Cimino (1053 m s.l.m.), che sovrasta il centro abitato, è la vetta più alta dei Monti Cimini; ha sulla sua sommità una faggeta secolare di circa 57 ettari. La Faggeta del Monte Cimino è senza ombra di dubbio la più maestosa ed imponente del Centro Italia.

Il Monte Cimino è la vetta più alta della provincia di Viterbo e dalla sua sommità permette di dominare la valle del Tevere e tutti i borghi circostanti.

Agli antichi romani la "selva Cimina" appariva come un luogo tetro, sacro ed invalicabile, ed è probabilmente per questo motivo che nei monti cimini, sono stati trovati resti di antichi tempietti probabilmente dedicati a Giove Cimino.

Durante la guerra contro gli etruschi, per i romani guidati dal console Quinto Fabio Massimo Rulliano, fu fondamentale scalare la vetta del Cimino, infatti tale impresa, permise loro di scorgere tutti gli accampamenti etruschi ancora presenti nella valle del Tevere e non ancora caduti sotto la pressante avanzata romana.

Nel territorio di Soriano sono soprattutto fiorenti la coltivazione della nocciola e della castagna. La coltivazione della nocciola si localizza principalmente nel versante orientale e meridionale del monte Cimino e nella zona del lago di Vico.

La nocciola è del tipo gentile romana ed è utilizzata prevalentemente nell'industria dolciaria e nel campo della confetteria per la produzione di torroni, praline, cioccolato nocciolato, ripieni per cioccolatini e confetti o creme da spalmare. Con il nome di nocciola dei Monti Cimini è stata inclusa nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani

EVENTI

·      La Sagra delle Castagne

Ogni anno, nelle prime due settimane di ottobre, il paese festeggia la Sagra delle Castagne, una manifestazione storico-rievocativa. È un evento che ha radici lontane nel tempo, che riconducono al secolo XV, relativamente ad una festa istituita dal consiglio della Comunità verso la fine del Quattrocento. La moderna festa vede la luce nel 1967 ed è caratterizzata da diversi eventi che riguardano tutto il paese.

Suddiviso in 4 rioni (o contrade): Papacqua, Rocca, San Giorgio e Trinità, Soriano si veste di medioevale lungo tutte le vie del paese, che riportano diversi stemmi e addobbi vari con le effigi dei 4 rioni.

L'evento principale della sagra è il Palio delle contrade, disputato attualmente presso il Campo Giannotti, che vede sfidarsi un arciere ed un cavaliere per ognuno dei 4 rioni. Il rione vincitore del palio, riceve la giusta premiazione presso la piazza principale del paese: Piazza Vittorio Emanuele II, al termine della manifestazione.

Durante lo svolgimento della sagra, ogni rione mette in mostra propri spettacoli, contraddistinti da una particolare esibizione; ogni rione ha un proprio gruppo di musici, costituito da tamburini e suonatori di chiarine. Oltre a questi il rione Trinità presenta il Gruppo Sbandieratori, che dà luogo ad evoluzioni nell'arte della bandiera; il rione Rocca presenta il Gruppo storico Spadaccini, che si esibisce nell'arte della spada; il rione San Giorgio rievoca il salvataggio della vergine dal drago da parte di San Giorgio e il rione Papacqua mette in scena l'inquisizione della strega.

Il momento culminante della sagra è costituito dalla domenica del secondo weekend, dove ogni rione ha a disposizione per circa 30 minuti piazza Vittorio Emanuele II per mettere in mostra il proprio corteo storico, con vestiti e mezzi dell'epoca medievale, oltre all'esibizione dei musici.

Durante il periodo della sagra ogni rione apre una propria taverna, dove è possibile degustare i tipici prodotti sorianesi fatti per l'occasione dalla gente del paese, tra cui gli gnocchi, dolci tipici (tozzetti) e specialità di carne alla brace.

Un altro evento che caratterizza la manifestazione è l'assegnazione della Vojola d'oro (caldarrosta d'oro, in dialetto): premio che da molti anni viene assegnato a chi, in Italia e nel mondo, si è contraddistinto per meriti e capacità in vari campi (arte, scienze, cultura, letteratura, economia, politica, sport, ecc.) e che ha un legame con Soriano nel Cimino ed ha favorito, con la sua attività, la promozione del paese. I premi vengono assegnati anche alla memoria.

In queste ultime edizioni invece si afferma il ConviviumSecretum: una vera e propria gara storico-gastronomica che coinvolge le quattro contrad. Le cene storiche medievali o rinascimentali danno l'opportunità di inoltrarsi in un percorso eno-gastronomico tra sapori e costumi di epoche antiche. È possibile visitare le quattro taverne e gustare piatti tipici medievali o rinascimentali, in base al periodo storico di appartenenza di ogni rione. Tra le pietanze che si potranno trovare ci sono: cappone in fricassea alla francese, tipico piatto rinascimentale, pasticcio quattrocentesco di coniglio, bianco mangione alla maniera oltremontana del 1300, confetti de melle appio e pome paradiso e torta in balconata limonia.

·         Sant'Antonio abate (17 gennaio)

·         Sant'Eutizio Martire (15 maggio)

·         Festival Pier Paolo Pasolini (luglio)

·         Festival "Risonando De Andrè" (luglio)

·         Mercatino delle occasioni (ultima domenica di ogni mese)

·         Medioevo a Soriano (Ultimo fine settimana di giugno)